sociologia

 La razionalizzazione del lavoro


L'esistenza della maggior parte delle persone nella nostra società è organizzata intorno a vincoli e agli orari imposti da un tipo particolare di attività : il lavoro. L'ambito delle attività lavorative svolge un ruolo di primo piano sia nella vita personale sia in quella della collettività.                                                            Nella società moderna le mansioni sono organizzate in maniera precisa e puntuale cosi da far fronte a compiti produttivi complessi, non facili da gestire. Negli ultimi due secoli il lavoro è stato al centro di un importante processo di razionalizzazione.

Coordinare gli sforzi: è necessario che molte persone sommino le loro diverse competenze allo scopo di produrre e rendere disponibile al consumo di un certo oggetto.                                                                    La forma più elementare di coordinamento si ha quando due o più persone collaborano nello stesso modo alla medesima operazione.

Oppure il caso in cui gli individui non solo fanno cose diverse, ma le svolgono in maniera da cooperare tra loro e potenziare con ciascuna attività i risultati dell'altra. Questo è il tipo di divisione del lavoro che contraddistingue specificamente la società moderna.

La semplificazione: Razionalizzare il lavoro significa semplificarlo. Nella fase premoderna la produzione di beni di forma artigianali esigeva il possesso di abilità complesse che non si acquisivano in breve tempo. Con l'introduzione della manifattura nei secoli XVIII e XIX il lavoro viene rivoluzionato e gli artigiani non producono più i propri beni con i loro tempi nelle proprie botteghe ma vengono sostituiti con operai concentrati in un unico luogo. Il lavoto quindi si inserisce in una struttura organizzativa più rigida e viene scomposto in operazioni più facili ed elementari rispetto all'equivalente attività artigiana.



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